La pizza di Pasqua

pizza di Pasqua

La pizza di Pasqua e il profumo dei ricordi

C’è un piccolo cassetto nella nostra memoria dove sono conservati i nostri ricordi e le nostre emozioni. Basta un odore, un profumo a volte un suono o un rumore per evocare e far riaffiorare momenti belli e brutti della notra vita,  situazioni e persone. Molto spesso è grazie al cibo che succede, perchè il  cibo è evocativo, il suo profumo, il sapore, la sua consistenza è sufficiente per portarci alla memoria cose belle e meno belle ed è proprio ciò che mi succede con la pizza di Pasqua..

Del resto il cibo è il nostro comfort food, perchè ci emoziona e regala benessere al corpo e allo spirito. Ognuno di noi ha la propria “madeleine proustiana”, le mie sono tante e tutte, naturalmente, legate ad un ricordo.

La sera del giovedi santo, mia madre si sedeva in cucina davanti ad una grande ciotola bianca piena di impasto rosa e profumato che mescolava con un frullino elettrico e che poi divideva in sei o sette teglie di alluminio che venivano sistemate in  camera e protette da coperte di lana per permetterne la lievitazione notturna.  Da quel momento era vietato ogni rumore e qualsiasi movimento brusco.

La mattina successiva ci svegliava il profumo della cottura avvenuta: il profumo di Pasqua e di mia Madre.

La preziosa ricetta, 

me l’ha lasciata scritta su un foglietto, prezioso anche lui adesso,  sapeva che avrei continuato la sua tradizione.

pizza di Pasqua

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La Pizza di Pasqua
profumi e ricordi per la colazione di Pasqua e non solo
Porzioni
10/12 porzioni
Ingredienti
  • 400 g farina 00
  • 4 uova
  • 150 g zucchero
  • 25 di lievito fresco
  • 200 g burro
  • 1 bicchiere di vino bianco
  • mezzo bicchiere di alchermes
  • 1 bicchiere di olio di semi di girasole
  • 1 cucchiaio di cannella
  • 1 cucchiaino di estratto di vaniglia
  • la scorza di un'arancia grattugiata
  • la scorza di un limone grattugiato
Porzioni
10/12 porzioni
Ingredienti
  • 400 g farina 00
  • 4 uova
  • 150 g zucchero
  • 25 di lievito fresco
  • 200 g burro
  • 1 bicchiere di vino bianco
  • mezzo bicchiere di alchermes
  • 1 bicchiere di olio di semi di girasole
  • 1 cucchiaio di cannella
  • 1 cucchiaino di estratto di vaniglia
  • la scorza di un'arancia grattugiata
  • la scorza di un limone grattugiato
Istruzioni
  1. Mescolare i tuorli con con lo zucchero, la scorza degli agrumi, la cannella e l'estratto di vaniglia fino a renderli gonfi e spumosi. Aggiungere il burro morbidissimo a pezzetti, farlo amalgamare bene. Aggiungere tutti i liquidi (vino, olio, alchermes) e mescolare ancora. Sciogliere il lievito in un pochino di acqua tiepida, aggiungerlo all'impasto e unire la farina setacciata. Lavorare molto l'impasto per farla amalgamare fino a quando non sarà molto liscio e compatto. Montare a neve gli albumi e aggiungerli al composto.
  2. Imburrare e infarinare una teglia dai bordi alti e versarci l'impasto. Lasciarlo lievitare fino a che non raggiunge il bordo della teglia. Se si prepara la sera, va benissimo tutta la notte. Cuocere a 180° per circa 30/40 minuti, dipende dal forno e comunque fare sempre la prova stecchino. Sfornare e lasciar raffreddare.
Recipe Notes

In forno, a lievitazione completata, può darsi che la parte superiore si scurisca troppo. Non sta bruciando, dipende dalla colorazione della cannella. Eventualmente aggiungete un foglio di alluminio sulla superficie.

Pizza di Pasqua

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10 Comments

    1. says: Marina Riccitelli

      Si Edvige è buonissima, soprattutto inzuppata nel cacao. Ma anche con il salame!! La nostra colazione di Pasqua sembra strana ma è molto equilibrata! Baci amica e ancora buona Pasqua

  1. says: marilena

    Ciao Marina,
    questo dolce genuino e evocativo di mimenti e affetti è simile nell’aspetto alle schiacciate di Pasqua toscane ( Pisa e Livorno), che differiscono per la presenza degli anaci e altre varianti.
    Mi incuriosisce molto questa “gemella diversa!
    Auguri per una Pasqua serena:-)
    Marilena

    1. says: Marina Riccitelli

      Ciao Marilena, sono andata a cercarla sai una ricetta della schiacciata per vedere com’era. Mi hai incuriosito. Anche questa ha una lunga tradizione familiare alle spalle proprio come si conviene alle cose buone! Auguri a te e grazie per essere passata!

  2. says: Rosy

    Carissima Marina grazie infinite per aver condiviso una ricetta così speciale e carica di valore affettivo in quanto appartenente a tua madre:)). I ricordi d’infanzia che la caratterizzano la rendono davvero unica,inoltre ti faccio i miei migliori e più sinceri complimenti in quanto ti e’ venuta meravigliosamente bene:profumatissima grazie a tutti gli aromi che hai utilizzato e dalla consistenza interna sofficissima e lievitata alla perfezione come piace a me,bravissima come sempre:)).
    Un bacione e rinnovo a te e famiglia i miei migliori e più sinceri auguri per una felice e serena Pasqua:)).
    Rosy

    1. says: Marina Riccitelli

      E tu si che ne sai qualcosa di ricette di famiglia! Grazie Rosy i tuoi complimenti mi fanno tanto piacere! Buona Pasqua a te e alla tua famiglia

  3. Cioè, lievita in forno durante la cottura? Non bisogna far prima lievitare l’impasto? I ricordi dell’infanzia sono sempre qualcosa di dolce che ci porta anche un pò di nostalgia, di quello che è stato … fortuna che ci sono i ricordi. Buona Pasqua Mary, un bacio

    1. says: Marina Riccitelli

      no Terry certo che no!!! Correggo subito!! Deve lievitare certamente e anche a lungo! Grazie per avermelo segnalato! Un bacio a te cara Terry e buona Pasqua

  4. says: Alice

    Assolutamente immancabile sulla mia tavola pasquale, ti è venuta magnifica! Auguro a te e ai tuoi cari una serena e gioiosa Pasqua!
    un abbraccio
    Alice

  5. says: Luna

    Fantastica e meravigliosa! La adoro questa torta, l’ho pubblicata proprio stamattina anche io ma è della scorsa Pasqua perchè quest’anno non ho fatto nulla!!! Complimenti è divina!

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