La Pavlova

la pavlova
la pavlova

La pavlova

eterea e soffice come una nuvola. Delicata e buona proprio come… una pavlova.

Ecco, d’ora in poi sarà questo il mio termine di paragone per definire qualcosa di buono, impalpabile ed elegante.

L’ho immaginata a lungo, guardandola da lontano e gustandola con gli occhi.

Credevo che non fosse alla mia altezza: sia per l’esecuzione, che pensavo fosse difficilissima sia per la sua particolare dolcezza.

Quanto mi sbagliavo! ovvio stiamo parlando di un dolce ma certamente non lo è più di tanti altri dessert.

Mi piace anche perché, a parte un’oretta di forno, questo è un dolce che si fa da sè, immaginavo ci volesse destrezza e pratica, invece no, è facile e oltretutto rende felici.

L’origine della pavlova

Non conoscevo nemmeno il significato del nome e mi ha affascinato pure quello, insomma sono proprio rimasta folgorata.

Pare infatti che sia stata ideata da uno chef neo zelandese per dedicarla alla ballerina russa Anna Pavlova, altre fonti attribuiscono la sua provenienza all’Australia, in particolare a Perth dove un pasticcere avrebbe omaggiato la bellezza e la leggiadria della ballerina proprio inventando questo dolce.

Ho preso la ricetta da un video youtube di Csaba Dalla Zorza, anche in questo caso pensavo di doverlo vedere e rivedere più volte per carpirne i segreti e invece guardarlo una volta è stato più che sufficiente.

L’ho farcita con crema pasticcera, panna, fragole e frutti di bosco.

La ricetta della crema pasticcera la trovate qui, oppure qui mentre per la panna è sufficiente comprarne di fresca da montare, io uso quella senza lattosio, così come il latte della crema.

Ancora una cosa, io ho realizzato 8 piccole pavlove, monoporzioni.

Qualora fossero troppe, possono essere conservate tranquillamente lasciandole su un vassoio senza coprirle, manterranno la loro croccantezza, oppure con le stesse dosi potreste farne una grande.

Vi accorgerete della riuscita della meringa quando otterrete la crosta esterna croccante e l’interno morbidissimo.

Vi lascio questa ricetta e se, come me, non l’avete mai provata, vi consiglio vivamente di farlo, si , fatelo!

la pavlova
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la pavlova
un dolce da estasi
Porzioni
8 gusci di pavlova
Ingredienti
per i gusci di pavlova
  • 100 g di albumi a temperatura ambiente
  • 100 g zucchero a velo
  • 100 g di zucchero semolato
decorazione
  • 250 ml di panna fresca
  • fragole e frutti di bosco oppure la frutta preferita
  • zucchero a velo per decorare
Porzioni
8 gusci di pavlova
Ingredienti
per i gusci di pavlova
  • 100 g di albumi a temperatura ambiente
  • 100 g zucchero a velo
  • 100 g di zucchero semolato
decorazione
  • 250 ml di panna fresca
  • fragole e frutti di bosco oppure la frutta preferita
  • zucchero a velo per decorare
Istruzioni
Preambolo
  1. 100 g di albumi equivaldono a circa 4 uova piccole. Ma anche se dovessero pesare poco meno o poco più, l'importante è che zuccheri e uova abbiano lo stesso identico peso. Quindi se gli albumi pesano 110 g oppure 95 g peseremo 110 g oppure 95 g di ogni tipo di zucchero.
come fare le meringhe
  1. Dopo aver pesato gli albumi sistemateli nella ciotola della planetaria. In un'altra terrina unite setacciandoli lo zucchero semolato e lo zucchero a velo. Mescolateli e unitene metà agli albumi. Iniziate a montare con la frusta a velocità media. Una volta che saranno montati e avranno un aspetto lucido e sodo, aggiungete gradualmente i rimanenti zuccheri amalgamandoli delicatamente con una spatola. Quando tutto lo zucchero sarà assorbito trasferite il composto in una sac à poche.
  2. Ricoprite una teglia con carta forno leggermente inumidita sui bordi per far si che non si muova. Con la sac à poche formate dei nidi della grandezza che preferite, lasciandoli aperti al centro (vedi foto). Una volta pronti infornate a 110° per circa un'ora e 10 minuti. A cottura ultimata, le pavlove saranno ancora bianche e leggermente crepate. Spegnete il forno e apritelo. Lasciatele raffreddare così.
  3. Tagliate la frutta e montate la panna fredda di frigorifero. Riempite ogni pavlova con la panna (o con la crema se l'avete preparata) alternandola alla frutta per poi decorare la superficie con spruzzi di panna e altra frutta fresca. Spolverate di zucchero a velo. Rimarrete estasiati.
Recipe Notes

Se ne avanzano vanno conservate lasciandole all'aperto, su un vassoio senza coprirle altrimenti perderebbero la loro fragranza. Si conservano anche 4 o 5 giorni.

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3 Comments

  1. says: edvige

    Mi piacciono molto ma troppo zucchero anzi solo zucchero….però un piccolo pezzettino lo mangerei volentieri. Buona domenica e buona serata un abbraccio forte

  2. È uno di quei dolci che ho sempre voluto fare Marina, ma ho sempre avuto tanto timore. La tua Pavlova è stupenda, raffinatissima! Bravissima come sempre!
    Un abbraccio grande,
    Mary

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