cara futura mamma….

Per il terzo anno consecutivo, Saatchi & Saatchi cura la comunicazione di CoorDown in occasione della Giornata Mondiale sulla sindrome  di Down che si celebrerà il prossimo 21 Marzo.
Certo è passato, oggi è già 24. Ma non è importante, questa ed altre sono date celebrative, ci ricordano un impegno, una festa, ci ricordano generalmente situazioni e avvenimenti che la nostra vita a volte frenetica ci fa dimenticare e allora benvengano queste date perchè ci mettono di fronte a realtà che spesso non conosciamo a fondo e  farlo non può che farci bene. 
Sotto questo post leggerete articolo sponsorizzato ma solo perchè aderisco alle iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica su argomenti, di una determinata rilevanza, come appunto la sindrome di down, questa è una di quelle beneficienze che fanno bene al cuore.
Il tema scelto per la Giornata Mondiale di quest’anno è il diritto alla felicità e al benessere delle persone con sindrome di Down. L’obiettivo è quello di promuovere una cultura della diversità e una vera integrazione nella società, in particolar modo nel mondo della scuola e del lavoro.
La campagna di quest’anno prende spunto da un’email che una futura mamma, in attesa di un figlio con sindrome di Down, ha indirizzato di recente a CoorDown.
L’email è solo una delle tante che l’associazione riceve periodicamente, ma l’appello, in questo caso, è particolarmente toccante: “Che vita avrà mio figlio?”.
A rispondere alla futura mamma, e allo stesso tempo a tante altre mamme, sono 15 ragazzi con la sindrome di Down, provenienti da tutta Europa. I ragazzi, attraverso un video sul canale Youtube di CoorDown, le spiegano che la vita di suo figlio potrà essere felice, proprio come la loro: potrà imparare a scrivere; potrà viaggiare; potrà guadagnare uno stipendio e portarla a cena fuori; potrà andare a vivere da solo. Alcune volte sarà molto difficile, quasi impossibile, ma in fondo non è così per tutte le mamme?
Quest’anno, CoorDown Onlus – Coordinamento Nazionale Associazioni delle persone con sindrome di Down, è capofila di un progetto internazionale di cui fanno parte dieci associazioni di nove paesi diversi: Italia, Francia, Spagna, Croazia, Germania, Inghilterra, Russia, Stati Uniti e Nuova Zelanda.
L’hashtag ufficiale della campagna Dear Future Mom è: #DearFutureMom
Guardate questo video, è bello, allegro, sorridente, perchè tutti, ma proprio tutti i ragazzi del mondo sono la nostra speranza per un futuro migliore, perchè loro lo vogliono un futuro, ci credono con tutte le loro forze ed incoraggiano proprio noi a realizzarlo con loro.
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21 Comments

  1. says: Ely Mazzini

    Cara Meri, quando ero ragazza con la mia compagnia, andavo due volte alla settimana in un istituto di bambini Down, li facevamo giocare, disegnare ecc. Sono dei bambini speciali, si meritano tutto e anche di più!!!
    Brava bel post!!!
    Bacioni…

  2. says: Rosy

    Cara Meri, grazie per questo splendido post e ammiro tantissimo la tua sensibilità nei confronti di temi importanti come questo:)
    un bacione:))
    Rosy

  3. poco importa che sia un post sponsorizzato, ciò che veramente è rilevante è l'impegno che dovremmo mettere tutti per non far sentire nessuno diverso, la varietà è la più grande bellezza in ciò che ci circonda e ognuno è speciale in quanto unico e particolare!

  4. says: La Cocotte

    Tenerissimo…dobbiamo ricordare tutti i giorni che c'è solo da imparare da questi ragazzi, perchè anche se con tutti i problemi che possono avere sono dei bellissimi raggi di sole! Un abbraccio Giada

  5. queste sono le sponsorizzazioni migliori, hai fatto benissimo a condividere questo video e speriamo che aiuti ad aprire quelle menti che purtroppo sono ancora chiuse nei vecchi schemi della normalità!
    baci
    Alice

  6. Ciao meri, avevo visto questo video alla tele e mi ero emozionata tantissimo, rivederlo qui con calma, mi ha emozionato ancora di più. Avere un figlio è un'esperienza meravigliosa, credo, io non ne ho ed è un rimpianto grandissimo. Ogni figlio ha difficoltà ed ogni figlio è bello a suo modo. E un bambino down, prima di tutto, è un figlio! Grazie, a presto

  7. says: Ivana

    Ho visto lo spot e, francamente, da mamma non posso non emozionarmi ogni volta che lo vedo. Spero che tutti siano sensibili alla diversità ed all'integrazione. Un abbraccio. Ivana

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