Buon anno a tutti!
Inizia un nuovo anno di ricette super buone con L’Italia nel piatto. E’ gennaio e parliamo di “zuppe e minestre dopo le feste“.
Nel Lazio, la regione che rappresento, una minestra della tradizione è la stracciatella.
Un tempo era un piatto molto più diffuso di adesso: insieme al consommé con la pasta reale, la stracciatella entrava di diritto a far parte dei menu di matrimoni e comunioni e comunque era il piatto forte del giorno di Santo Stefano quando si preparava per recuperare il brodo avanzato del giorno di Natale.
E’ una ricetta semplicissima da eseguire e nello stesso tempo saporitissima e nutriente, prende il nome di stracciatella proprio perché l’uovo sbattuto cuocendo nel brodo bollente si rapprende e assume una consistenza simile a piccoli straccetti.
Ci sono tante versioni di questa minestra, c’è chi aggiunge semolino o pangrattato, chi prezzemolo tritato, addirittura la scorza del limone grattugiato. Io vi do la mia versione, quella più semplice, quella che si usava in famiglia e la domenica nei ristoranti: uovo e parmigiano più un pizzico di noce moscata per un brio irresistibile.
Eccola dunque, provatela è un vero comfort-food della tradizione.
Porzioni |
3 persone
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- 900 g di brodo di carne
- 3 uova
- 6 cucchiai di parmigiano grattugiato
- 1 presa di noce moscata grattugiata
- qb sale
Ingredienti
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- Rompete le uova in una ciotola, aggiungete un pizzico di sale, il parmigiano grattugiato e una presa di noce moscata. Mescolate e amalgamate il tutto.
- Portate ad ebollizione il brodo poi versateci le uova in un solo colpo e con una frustina mescolate continuamente. Fate riprendere il bollore poi dopo un minuto spegnete il fuoco, lasciate riposare per un minuto e distribuite la stracciatella nei piatti aggiungendo a piacere altro parmigiano.
La mia ricetta prevede un uovo a persona, per i miei gusti è sufficiente ma volendo una minestra più corposa se ne possono aggiungere, magari calcolando un uovo e mezzo a persona.
Io ho usato brodo di pollo e vitello ma ognuno può scegliere quello che incontra i propri gusti.
Buon appetito!!
E qui potete sbirciare e rifare le buonissime minestre italiane:
Semplice e gustosa, un piatto perfetto per recuperare dagli eccessi delle feste!
Buon anno!
vero Chiara, leggera e nutriente, ma senza appesantire. Buon anno a te!
da noi si chiama Minestra del paradiso ma è pur sempre una stracciatella… sempre buonissima in inverno di più!! Buon anno!
Minestra del paradiso, fantastico, ma guarda tu che nome evocativo! Si in questo periodo ci sta benissimo! baci e abbracci, buon anno a te
Io l’adoro e ogni tanto me la preparo ^_^
Un bacio
Un bacio a te Daniela e grazie! Buon anno!
Mi fate proprio venire voglia di provare questo piatto che non ho mai fatto in vita mia. Buon anno.
Guarda provalo allora perchè è veramente buono! E te lo dice una che non ama eccessivamente le uova… Buon anno a te!!
Riesco a passare solo adesso per gli auguri come avrai letto mi prendo un po’ di tempo per staccare la spina e dedicarmi alla mia famiglia. IL blog starà un po’ in standby ma quando posso passerò sicuramente a trovarti <3
Intanto mi segno questa ricetta che secondo me è perfetta anche x lo svezzamento ^_^
per lo svezzamento? Ma che bella idea, il piccolo Vasco si sentirà super coccolato!! Un bacio e buon anno a tutta la famigliola!
Buon anno!!!
Un gran bel primo per cominciare bene il 2019, facile e veloce, ma gustoso e invitante, qui da me la chiamano stracciata, ogni tanto la preparo anch’io specie nelle giornate fredde…
Buona domenica e a presto!!!
Flora
La stracciatella la faceva mia suocera per marito napoletano doc ma ha sempre vissuto a Roma quando stavo male. Da provare. Buon proseguimento.
Sai che è una vita che non la faccio? Anche a me piace molto, lo trovo un piatto semplice ma molto gustoso. Brava e un abbraccio grande
Ciao Marina,
ottimo confort food, specialmente quando l’orario della cena invernale non coincide con quello della famiglia, con i miei figli capita, e la stracciatella è un’ottima alternativa.
Buon anno a te:-)
Marilena
Wow è davvero invitante. Un comfort food, da provare assolutamente, specie con questo freddo 🙂
Un abbraccio
Antonella
È da tanto tempo che non la preparo, grazie per avermela ricordata. Un abbraccio
Rina lo zio di mio marito, in Calabria, ci aggiungeva il prezzemolo tritato finissimo. Era buonissima anche così! un bacio