La cirioletta romana
Il tema de L’Italia nel piatto di questo mese: il pane tra usanze e tradizioni storiche, sarà un viaggio incredibile tra farine, lievito e profumo di pane appena sfornato.
La ciriola o cirioletta è un pane tipico della città di Roma, diffuso in tutto il Lazio.
E’ un pane semplice, con una forma allungata sulla cui superficie si pratica una incisione per la lunghezza che in cottura si allargherà dando la caratteristica forma alla ciriola.
Ha una crosta molto croccante ed è ricco di mollica, ideale per essere farcito e dal momento che la sua croccantezza non resiste a lungo, si presta volentieri ad essere riciclato.
Infatti, il giorno dopo è buonissimo come crostino, affettato e cotto in forno con mozzarella e alici, prosciutto e formaggio senza contare che la sua corposa mollica è adattissima per fare la scarpetta.
La cirioletta nel tempo
Durante la seconda guerra mondiale quando il cibo era scarso e razionato, il governo fascista mise in circolazione la “tessera annonaria” con la quale le famiglie romane ricevevano anche la loro razione giornaliera del pane, una ciriola a testa.
Successivamente, nel dopoguerra, per lungo tempo la ciriola è stata il pranzo di chi era costretto a lavorare fuori casa, il panino dei manovali, spesso imbottito di “broccoletti ripassati e salsiccia“.
Poi è caduto un po’ in disuso, per fare spazio alla rosetta, alta, croccante e vuota all’interno (qui la mia versione) ma anche a tanti altri pani, vere e proprie eccellenze del Lazio.
Ultimamente la ciriola, o in versione più piccola “la cirioletta” è tornata a far parlare di sé:
infatti molti forni la preparano e mangiarla calda è un vero piacere.
A Roma esiste un posticino delizioso, si chiama guarda caso “Dar Ciriola”, qui questi deliziosi panini vengono riempiti con strati di prodotti eccellenti, creando moltissimi abbinamenti, da quelli semplici a quelli più fantasiosi e gourmet.
Se capitate da queste parti provate questo locale o cercate l’apetta street food, non ve ne pentirete.
La mia versione
Per la mia cirioletta ho seguito un tutorial molto preciso su youtube e, anche se il tipico spacco non mi è venuto perfetto, la giusta lievitazione, il profumo di pane fresco e la croccantezza del panino mi ha pienamente soddisfatto.
Io l’ho imbottita di mortadella, perché a Roma la cirioletta è come la pizza bianca: ripiena di mortadella dà il meglio di sé.
Vi lascio la ricetta e il link al canale di youtube di Barbara Frangi dove viene spiegato benissimo come procedere.
Porzioni |
10 ciriolette da 100 g circa l'una
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- 500 g farina di tipo 0
- 225 g acqua a temperatura ambiente
- 5 g lievito di birra fresco
- la biga
- 500 g di farina 0
- 425 g di acqua a temperatura ambiente
- 2 g di lievito di birra fresco
- 20 g di sale
Ingredienti
Per la biga
Per l'impasto principale
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- Preparate la biga sciogliendo il lievito nell'acqua. Poi aggiungete la farina e mescolate senza impastare per ottenere un composto non omogeneo ma abbastanza sfilacciato. Sigillare la ciotola con della pellicola e lasciate maturare l'impasto in un luogo fresco per circa 15/16 ore. E' molto tempo, ma potrete organizzarvi bene calcolando il momento in cui sarete pronti per infornare.
- Trasferite la biga nella ciotola della planetaria e aggiungete circa 200 g di acqua prelevata dai 425 g previsti per l'impasto. Utilizzando la frusta K fate sciogliere la biga il più possibile. Aggiungete poi la farina, i due grammi di lievito e la rimanente acqua. Impastate facendo in modo che tutti gli ingredienti si amalgamino tra di loro, aggiungete il sale e lasciate assorbire. Sostituite la frusta con il gancio e impastate a bassa velocità per almeno 15 minuti, fino a quando le pareti della ciotola saranno pulite e l'impasto ben incordato.
- Spolverate leggermente di farina il piano di lavoro e rovesciateci l'impasto. Fate un po' di pieghe, pirlate un pochino poi copritelo e lasciatelo riposare fino al raddoppio (un paio d'ore circa)
- Riprendete l'impasto e tagliatelo in pezzi da circa 100 g l'uno. Allargate e stendete con le mani ogni panetto, poi arrotolatelo su sé stesso, dandogli una forma cicciotta ma allungata e cercando con le dita di appuntire le estremità. Poggiateli sulla teglia in cui li cuocerete ricoperta di carta forno. Coprite e lasciate lievitare ancora un po', raddoppieranno in breve tempo.
- Accendete il forno a 220° mettendo sul fondo un pentolino pieno d'acqua e lasciatelo arrivare a temperatura. Con la lama di un coltello oppure con una lametta, incidete per la lunghezza la superficie delle ciriole.
- Prima di infornarle spruzzate le pareti del forno con acqua, poi infornate e lasciate cuocere per circa 20/25 minuti. Sfornatele e lasciatele raffreddare su una gratella.
La ricetta di queste ciriolette (che non avevo mai preparato in vita mia) l'ho trovata su you tube, un video che ho studiato a lungo per cercare di capire ogni passaggio. Il canale è quello di Barbara Frangi, una bravissima insegnante, vi lascio il link al video youtube, perché è veramente esaustivo, senza contare quante dritte e consigli utili ci dà mentre impasta. E poi date un'occhiata al suo canale e al suo blog perché impasta pani e pizze veramente super golosi! .
Il pane: tradizioni e usanze nelle regioni italiane, ma prima di vedere le ricette un piccolo appello:
Siamo alla ricerca di un/una blogger che rappresenti il Friuli Venezia Giulia nel gruppo dell’Italia nel Piatto. Ogni mese presentiamo un tema culinario e la rappresentante della regione propone la sua ricetta legata alle tradizioni e agli usi locali. Se hai voglia anche tu di far conoscere la tua passione per la cucina e l’amore per il tuo territorio scrivici, saremo felici di averti con noi.
Valle d’Aosta: Il pane nero nella cucina valdostana: storia, tradizione e ricette – Budino di pane nero
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Lombardia: La Michetta o Rosetta
Trentino-Alto Adige : Schüttelbrot – Pane di segale croccante
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Io una di queste con broccoli e salsiccia lo assaggerei molto volentieri.
ahahah!! anch’io e molto volentieri!
Marina, mi hai fatto tornare in mente dei ricordi bellissimi…Quando ero studentessa a Roma, adoravo farmi preparare la ciriola con la mortadella, era la mia merenda preferita! Le tue ciriolette sono stupende, assolutamente perfette!
Un abbraccio grande,
Mary
i panini sono stati la merenda di tutti noi! che buoni
Perfette! Sei stata bravissima!
Quella cirioletta imbottita la mangerei anche adesso ^^
Un bacio
grazie Daniela, un abbraccio
Sono bellissime le tue Ciriole! Brava, poi me le presenti con la mortadella … sarà anche l’ora, non so, ma io mi mangerei lo schermo! La prossima volta che vengo a Roma cerco questo locale. Già presso un apetta, una delle tante volte che ci sono stata, la pizza e mortazza non ho potuto fare a meno di prenderla. E che te lo dico a fare?? Buona settimana Mari, un bacio
Grazie Terry magari ci andiamo insieme , ti porto io! Un bacio e buona settimana anche a te
Beh, come non apprezzare una bella ciriola, soprattutto se me la presenti con della mortadella?
Un must per noi romani, ma apprezzata e replicata un pò ovunque!
Le tue ciriole son perfette poi, complimenti!
Grazie Sabrina, non sono soddisfatta al 100% ma erano buone, come prima volta non c’è male!
Questo panino è illegale! Vien voglia di addentare lo schermo!!!!!! Bravissima!
ahahah!! hai ragione, pane e mortadella mette una fame!!!
Sei stata bravissima . Sembra di sentirne il profumo.
grazie!!!
e con queste mi hai fatto tornare indietro di molti anni, le adoro, sono perfette per un panino, mamma mia che ricordi
Apresto
Ora mi segno di andare a trovare Dar Ciriola!!!
ciao
elisa
be davanti ad una cirioletta con la mortazza come si fa adire di no??? complimenti!