“Sformati e timballi”, questo il tema scelto nel mese di febbraio per la rubrica “L’Italia nel piatto“.
Nel Lazio ce ne sono alcuni molto caratteristici e pieni di storia, in particolare se ne trovano nella tradizione culinaria ciociara.
Ma per questa volta ho voluto preparare un dolce, un classico dolce della cucina tradizionale ebraico-romanesca.
Cucina ebraico romanesca
“…Una cucina con delle radici molto antiche, che risalgono al 1555 quando per volere di papa Paolo IV, fu istituito il “ghetto” e gli ebrei furono costretti a vivere nella zona intorno a Sant’Angelo in pescheria, a ridosso del Tevere.
Qui non avendo molto a disposizione iniziarono, oltre che cercare di vivere e sopravvivere, anche a inventare piatti con quello che riuscivano a rimediare. Nacquero quindi una serie di ricette genuine e semplici che sono state tramandate nel tempo e che oggi gustiamo ancora con molto piacere…” (da La taverna del Ghetto).
Tra queste ricette tramandate ci sono dolci squisiti, come la cassola.
Un dolce che ha una consistenza incredibile, una leggerezza ed un sapore indescrivibili, bisogna assaggiarlo per credere a quanto sia buono.
A base di ricotta, compatto e cremoso e completamente senza farina. Sembrerebbe che il nome cassola derivi da “cascio” (cacio), proprio per la presenza del formaggio.
E’ una ricetta facilissima, un dolce semplice e familiare che in molte famiglie viene arricchito a volte con pezzetti di cioccolato, altre con scorza d’arancia o cannella. Un dolce povero, si faceva quando nelle case non c’era nenche il forno e veniva cotto in padella.
(fonti Gambero Rosso)
Uno sformato dolce
Io ho scelto di farne una versione diversa dal solito e ho optato per delle monoporzioni, ecco dunque un piccolo sformatino di cassola, che definire delizioso è veramente poco. E’ un dolce buonissimo semplice, cremoso e decisamente appagante. Il gusto ricorda quello della pastiera, anche se molto meno ricco e, inoltre, è senza glutine.
La versione originale che ho seguito è quella di Bruna Tedeschi tratta dal libro “La mia cucina ebraico-romanesca”, ho naturalmente variato le dosi per utilizzare tre stampini da 8 cm di diametro.
Inoltre ho pensato di arricchirli con una salsa alle arance che li ha resi ancora più buoni. Provateli, ecco la ricetta:
Sformatini di cassola
Equipment
- 3 stampini per muffin di 8 cm di diametro ( i miei alti 7 cm)
Ingredienti
- 3 etti di ricotta di pecora (messa a scolare almeno un paio d'ore prima)
- 2 uova
- 2 cucchiai di zucchero
- 62 g di uvetta ammorbidita
- scorza grattugiata di un'arancia e di un limone
- 1 presa di cannella macinata
- 1 pizzico di sale
- 1/2 cucchiaino di estratto di vaniglia
- burro per spalmare gli stampini
- 2 cucchiai di pangrattato di riso
- zucchero a velo
per la salsa d'arancia
- 1 arancia grande e la sua scorza
- 1 cucchiaio di zucchero
Istruzioni
- Ho lavorato tutto in planetaria ma si può tranquillamente mescolare a mano.
- Lavorate bene ricotta e zucchero fino a montarli leggermente. Aggiungete le uova intere e mescolate per farle amalgamare. Unite il pizzico di sale, l'uvetta ammorbidita e asciugata, l'estratto di vaniglia, la scorza grattugiata di arancia e limone e mescolate tutto per distribuire bene gli ingredienti nell'impasto.
- Imburrate gli stampini (siate generosi così da poterli staccare agevolmente una volta cotti), cospargeteli di pangrattato ed eliminate l'eccesso.Versate l'impasto nei tre stampini e infornate in forno già caldo a 180° per 40 minuti circa.Fate sempre la prova stecchino.Sfornateli e lasciateli raffreddare. In cottura si gonfieranno ma una volta sfornati è inevitabile che si abbassino un po'.Una volta freddi, toglieteli dagli stampi e cospargeteli di zucchero a velo (io l'ho dimenticato).
salsa all'arancia
- Togliete metà della scorza all'arancia, cercando di eliminare il più possibile la parte bianca interna, e tagliatela a cubetti.Grattugiate l'altra metà della scorza. Spremete l'arancia per ricarvarne il succo al quale eliminerete eventuali semi, versate succo e scorze in un pentolino insieme allo zucchero.Fate sobbollire lentamente, fino ad ottenere uno sciroppo con il quale accompagnerete gli sformatini di cassola.
Se vi piacciono i dolci con la ricotta, provate anche la crostata di ricotta e visciole (sempre di tradizione ebraico-romanesca), la torta di riso e ricotta oppure il plumcake alla ricotta
Ecco i buonissimi e gustosi sformati e timballi regionali:
Piemonte: Tartrà piemontese
Liguria: buridda di molluschi con riso
Lombardia: Charlotte di mele alla milanese
Trentino-Alto Adige: Sformato di formaggio in monoporzione
Veneto: Timballo di riso e radicchio rosso di Treviso e Verona
Friuli-Venezia Giulia: Sformato di polenta, verze e Montasio
Emilia-Romagna: Pasticcio di maccheroni alla ferrarese
Toscana. Bomba di riso della Lunigiana
Umbria: Parmigiana di cipolle di Cannara
Marche:Vincisgrassi, il timballo marchigiano
Abruzzo:Sformato di ortaggi misti del Fucino
Molise: Timballo di cicorie
Campania:Coppola di Garibaldi
Puglia: Sformato di carciofi e patate alla brindisina
Basilicata: Sformatini di borragine con salsa di caciocavallo
Calabria: Risu chjinu
Sicilia: Timballo di Pasta con Cavolfiore Viola Siciliano
Sardegna: Sformato rustico alla sarda
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I dolci con la ricotta sono fantastici e questo sformatino monoporzione è assolutamente goloso, da fare quanto prima
Buona domenica
Manu